giovedì 24 marzo 2011

QUANDO LA REALTÀ SUPERA LA FANTASIA

Come siamo arrivati a questo?
E' tutto vero, o sto solo sognando?
Un brutto incubo dal quale non riesco a svegliarmi?
Ammetto di aver riso molto quando ho visto questa:



Se non sapete a quale gioco strizza l'occhio questa immagine andate a scoprire Alpha Centauri.
Per me è stato semplicemente il capolavoro finale nella storia dei videogiochi.




Ma temo che quelli veri non sono idealisti come i personaggi del gioco. Non seguono una corrente di pensiero più o meno filosofica.
Però mi chiedo una cosa: di chi è la colpa?
Se è vero, come è vero, che desideriamo dei capi di stato migliori; che vogliamo una vita migliore; una politica che sia trasparente e faccia il suo dannato lavoro, perché non farlo?!
Perché non modellare il mondo a nostra immagine e somiglianza?
Credo sia possibile. Lo si può costruire.
Ma dobbiamo fare uno sforzo, piccolo piccolo.
E non è il solito "cacciarli, fermarli e quant'altro", perché credo che così non risolveremo mai nulla.
Dobbiamo unirci e costruirlo.
Non a caso Gaber diceva: "Libertà è partecipazione".
So che avete molti problemi già così. Ma sperare che un giorno arrivi qualcuno che risolva i problemi al posto vostro è semplicemente irreale.
La verità è che se siamo messi così male, la colpa è di tutti noi.
Un po' per uno, che non sembra poi molta.
Non dobbiamo votare l'altro per togliere l'uno, non serve a nulla.
Dobbiamo unirci e creare quello che non c'è.
Una cosa nuova, una nuova realtà.
Lasciateli pure ai loro giochi infantili nella stanza dei bottoni.
Quando noi saremo cambiati, loro non esisteranno più.
Finché non adopereremo questo cambiamento, non ce ne libereremo mai.


martedì 22 marzo 2011

THE BOX

Oggi ho visto questo film. Non ne sapevo nulla.
Non avevo la benché minima idea di cosa si parlasse, quindi sono partito con la massima imparzialità e curiosità possibili.
Quando ho capito che si parlava di fantascienza ho avuto un sussulto di piacere.
Adoro la fantascienza.
Il film parte con una scelta morale: una normale famiglia americana si vede recapitare in casa un pacco contenente una scatola con su un pulsantone rosso.
Vengono poi informati che a quel pulsante è collegata la vita di una persona, e che premendolo la uccideranno. 
Uccidendola però guadagneranno 1 milione di dollari in contanti.
(Non vi dico cosa scelgono)
Fin qui tutto bene.




Poi però la trama se ne va per la tangente dimenticandosene completamente del concetto di libero arbitrio, scelta morale e compagnia bella.
Tante scene che promettono chissà cosa, e poi alcuni spiegoni lungo il film per ridare un senso al tutto.
Attacca con tutta una serie di azioni non correlate, o comunque scritte da cane e montate peggio.
Ti dà proprio la sensazione di una trama semplice, complicata apposta per renderla "più interessante". Fallendo miseramente.
Mentre lo vedevo mi chiedevo se non fosse stato ispirato a qualche bel libro.
Si, ai titoli di coda, mi informano che il film è tratto dal racconto di Richard Matheson: "Button, Button".
Non l'ho mai letto, ma di sicuro non ci capa una mazza, ed è bello.
Giusto per capirci Matheson è l'uomo che ha scritto Io sono leggenda.
E scusa se è poco.
La regia è di Richard Kelly, famoso per questo.
Allora tutto mi si è chiarito. Gli è venuto fin troppo bene.
E richiedo scusa.