venerdì 27 luglio 2012

DISCORSO SULL' ESTETICA


Io ho molti nomi, e nessuno di essi ha importanza.
I nomi non sono importanti. Parlare equivale a nominare dei nomi, ma parlare non è importante.
Ogni tanto accade qualcosa che non è accaduto in precedenza. Vedendolo, un uomo fissa la realtá.
Non può dire agli altri quanto ha visto. Però gli altri vogliono ugualmente sapere e cominciano a interrogarlo, chiedendogli: "a cosa rassomiglia, quello che hai visto?”. E l' uomo cerca di riferirlo.
Può darsi che per la prima volta al mondo lui abbia visto il Fuoco. E riferisce:
"E' rosso, come un papavero, ma al suo interno danzano altri colori. Non ha forma, come l' acqua si
spande dappertutto. E' caldo, come il sole dell' estate, ma è più caldo. Ha vita per qualche tempo su un
pezzo di legno e alla fine il legno non c' è più, come se fosse stato mangiato: dietro di se, lascia solo
una cosa nera, che può essere passata al setaccio, come sabbia.
E quando il legno è finito, anche esso è finito.”.
Così, gli ascoltatori finiscono col pensare che è come un papavero, come l' acqua, come il sole, come un essere che mangia e lascia residui. Pensano che sia simile a tutte le cose a cui è stato paragonato dall' uomo che lo ha conosciuto. Ma non hanno visto il fuoco. Non possono veramente conoscerlo.
Possono soltanto conoscerlo per sentito dire.
Poi il fuoco ritorna molte altre volte nel mondo. Altri uomini osservano il Fuoco. Dopo qualche tempo il fuoco è altrettanto comune nel mondo quanto l' erba, le nubi e l' aria che respirano.
E allora vedono che è simile al papavero ma non è un papavero.
E' simile all' acqua ma non è acqua.
E' simile al sole ma non è il sole, è simile agli esseri che mangiano e lasciano residui non non è uno di questi esseri.
Vedono che è invece diverso da ciascuna di queste cose, ma è diverso anche da tutte queste cose insieme.
Così osservano questa cosa e creano una nuova parola per chiamarla.
La chiamano "Fuoco”.
E se incontrano qualcuno che ancora non l' ha vista e gli parlano del fuoco, quest' uomo non sa cosa vogliono dire.
Così a loro volta ricorrono alla spiegazione: spiegano a cosa rassomiglia il fuoco.
E, mentre glielo spiegano, sanno dalla propria esperienza che quanto gli dicono non è la veritá,
ma soltanto una parte di essa. Sanno che quell' uomo non apprenderá mai la realtá dalle loro parole,
anche se hanno a disposizione tutte le parole del mondo per spiegargliela.
Quell' uomo dovrá vedere il fuoco con i suoi occhi, sentirne l' odore, scaldarsi le mani al suo tepore,
fissarne il cuore: altrimenti rimarrá per sempre ignorante.
Perciò "Fuoco” non ha importanza, "Terra” "Aria” "Acqua” non hanno importanza.
"Io” non ha importanza.
Nessuna parola ha importanza.
Ma l' uomo dimentica la realtá e ricorda invece le parole.
Tante più parole ricorda, tanto più intelligente lo giudicano i suoi discepoli.
Fissa lo sguardo sulle grandi trasformazioni del mondo, ma non le vede nello stesso modo in cui furono viste quando l' uomo osservò la realtá per la prima volta.
I nomi delle parole gli vengono alle labbra e lui sorride, assaporandone il suono, pensando di conoscerle perché le può nominare. Ciò che non è mai successo in precedenza continua ancora a succedere, è ancora un miracolo.
Il grande fiore bruciante si acquatta e finisce sulle membra del mondo, e, pur non essendo nessuna delle cose che ho nominato, le è tutte insieme e "questa” è la realtá: Il Senza Nome.

Pertanto, vi dico, dimenticate il nome che portate, dimenticate le parole che pronuncio, appena
sono pronunciate. Guardate invece il Senza Nome che è in voi e che si scuote quando mi rivolgo a lui.
Egli non ascolta le mie parole, ma la realtá che è dentro di me: la realtá di cui fa parte.
Egli è l' Atman e ode ME, non le mie parole.
Tutto il resto non è reale.
Dare una definizione equivale a predere qualcosa. L' essenza di ogni cosa è il Senza Nome.

Il Senza Nome non si può conoscere ed è più possente dello stesso Brahma.
Le cose passano, ma l' essenza rimane. Voi, dunque, sedete in mezzo a un sogno.
L' essenza lo sogna come un sogno di forma.
Le forme passano, ma l' essenza rimane e segna nuovi sogni.
L' uomo attribuisce nomi a questi sogni e ritiene di averne catturato l' essenza, senza sapere
che si appella all' irreale. Le pietre, le pareti, i corpi che vedete seduti accanto a voi sono i papaveri,
l' acqua, il sole. Essi sono i sogni del Senza Nome. Sono il Fuoco, se preferite.

Di tanto in tanto giungerá forse un sognatore che è cosciente di sognare.
Egli può controllare qualche aspetto della materia dei sogni, piegandola al suo volere, o può destarsi a una superiore conoscenza di sé.
Se sceglie il percorso della conoscenza di sé, grande è la sua gloria e nei tempi futuri brillerá come stella.
Se sceglie invece la via dei Tantra, unisce Samsara e Nirvana, comprende il mondo e continua a vivere in esso, diviene possente tra i sognatori. Può essere possente nel bene come nel male, ai nostri occhi…
pure se questi termini, anch' essi, non hanno significato al di fuori delle denominazioni del Samsara.

Vivere nel Samsara però significa essere soggetti all' operato di chi è possente tra i sognatori.
Se è possente nel bene, è allora un' epoca d' oro. Se è possente nel male, è allora un' epoca di tenebre.
Il sogno può tramutarsi in un incubo.
E' scritto che vivere è soffrire.
Ed è così, dicono i saggi, perché l' uomo deve alleggerire il proprio fardello karmico, se intende raggiungere l' Illuminazione.
Per questo motivo, dicono i saggi, cosa vale, a un uomo, lottare, all' interno di un sogno,
contro quello che è il suo fardello, contro quello che è il suo cammino per la liberazione?
Alla luce dei valori eterni, dicono i saggi, la sofferenza non è nulla: nei termini del Samsara, dicono i saggi, essa conduce a ciò che è bene.
Che ragione avrebbe un uomo, dunque, di lottare contro coloro che sono possenti nel male?

Questa sera è passato tra voi il Signore Mara delle Illusioni, possente tra i Sognatori…
possente nel male. E' venuto a cercare un altro, che sa operare sul materiale dei sogni in un modo diverso.
Si è scontrato con Dharma, che può scacciare un Sognatore dal proprio sogno.
Hanno lottato e il Signore Mara non è più.
Perché hanno lottato, il Signore della Morte e il Signore delle Illusioni?
Voi dite che le loro vie sono incomprensibili, poiché sono le vie degli dei.
Ma questa non è la risposta.
La risposta, la giustificazione, è sempre la stessa per uomini e dei.
Il bene e il male, dicono i saggi, non significano nulla perché appartengono al Samsara.
E voi siate d' accordo con i saggi, ma considerate anche una altra cosa, della quale i saggi non parlano.

Questa cosa è la bellezza, che è una parola… ma guardate al di la della parola e considerate la Via del Senza Nome.
E quale sará la Via del Senza Nome? E' la Via del Sogno. E perché sogna, il Senza Nome?
Questo non è conosciuto da alcuno che viva nel Samsara.
Dovete invece chiedere: "che cosa sogna il Senza Nome?”.
Il Senza Nome, di cui noi tutti siamo solo una parte, sogna la forma.
E quale è il supremo attributo che la forma può avere? E' la bellezza.
Il Senza Nome dunque è un artista. Il problema, pertanto non riguarda il bene o il male, ma l' estetica.
Lottare contro coloro che, possenti tra i sognatori, sono possenti nel male, o nella bruttezza, non equivale, quindi, a lottare per ciò che, seguendo gli insegnamenti dei saggi, non ha senso nei termini del Samsara e del Nirvana;
esso equivale, invece, a lottare per un sogno in modo simmetrico, in termini di ritmo e di contrappunto,
di equilibrio e di antitesi: di ciò che ne fa una espressione della bellezza.
Di questo i saggi non dicono nulla.
E' una veritá talmente palese che, ovviamente, non se ne curano.
Ed è per questa ragione che io, dall' estetica della situazione, sono spinto a sottoporla alla vostra attenzione.
La lotta contro i sognatori che sognano la bruttezza, siano essi uomini o dei, non può che essere la volontá del Senza Nome.
Anche questa lotta è destinata a portare con sé delle sofferenze e dunque, da essa,
il fardello karmico di ciascuno, risulterá alleggerito, esattamente come succederebbe se si
accettasse la bruttezza;
ma QUESTA sofferenza porta a una finalitá superiore, alla luce di quegli eterni valori di cui spesso ragionano i saggi.

Pertanto io dico a voi, l' estetica di quanto avete visto questa sera apparteneva a un ordine superiore.
E ora potreste chiedermi: "Come posso sapere ciò che è bello e ciò che è brutto e venire spinto ad esso dall' azione?".
Questa domanda, vi dico, dovrá trovare la risposta in voi stessi.
E perché così sia, per prima cosa dovrete dimenticare quanto io vi ho detto oggi, poiché io non ho detto nulla.

Ora, vivete nel Senza Nome



-'Signore della luce' di Roger Zelazny

domenica 22 aprile 2012

El Diablo stressato

Da ieri, e fino a domani sera alle 19, la Blizzard ha aperto a tutti la possibilità di giocare con la beta del suo nuovo gioco Diablo III.
E lo ha fatto per testare la propria piattaforma di gioco Battle.net.
Potevo io deludere mamma Blizzard?
Così mi sono armato di tanta pazienza e ho iniziato la lenta discesa verso gli inferi.
Dopo un pomeriggio passato a scaricare il gioco eccomi finalmente nella schermata di accesso. Sono elettrizzato come una scolaretta.
Inserisco i dati per l'accesso e... errore 23 "Server busy"!
Mi dico ok, è ovvio vorranno provarlo in tutto il mondo.
Riproviamo. E ancora. E ancora. E ANCORA!!! ...
Finalmente vedo la luce. Saranno passati si e no 20 minuti, ci può stare.
Prendo il barbaro (come sempre), dopo un paio di ore passate a girovagare, uccidere scheletri e zombie, apprendere i nuovi metodi di crescita del personaggio, faccio tappa a New Tristam e decido di fermarmi per andare a cenare.
Ed è qui che ho commesso un imperdonabile errore. Esco dal gioco!

Terminato il lauto pasto tento di ricollegarmi, ma niente.
E stavolta gli errori si scambiano, si rincorrono.
Una lunghissima agonia durata ore.
Riesco a ricollegarmi solo dopo l'una, circa tre ore a provare.
Decido di rimanere sveglio fino alla fine della beta, o almeno lasciare il mio barbaro al sicuro nella cittadella mentre mi riposo qualche ora.
Tutte questi accorgimenti però si rivelano superflui perchè dopo altre 4 ore arrivo dal Re Scheletro e ne faccio polvere nel vento.
Qualche considerazione. I pro:
-il gioco è un capolavoro. Dopo anni di attesa finalmente un valido erede!
-graficamente accattivante, con effetti eccezionali e coinvolgenti (forse appena troppo buio l'ambiente ma si può risolvere con poco)
-ha una scalabilità senza precedenti. E' vero che non deve generare mondi immensi nelle tre dimensioni, ma non è mica colpa loro. Rimane il fatto che sono riuscito a farlo girare ad una definizione media su un residuato di svariati anni fa (per i curiosi un Pentium 4 3.0 Ghz con 1 Gb di ram) e non ha presentato un rallentamento che sia uno.
Ora un po' di contro:
-il gioco richiede la connessione perpetua ad internet. La cosa mi lascia proprio con l'amaro in bocca, non ne vedo un reale motivo.
Di solito queste cose si fanno per combattere la pirateria, o con dei giochi che nascono per il multiplayer, ma questi non sono i problemi o le caratteristiche di questo gioco.
Diablo III è un gioco da avere e che tutti compreranno originale.
C'è poco ancora da dire. Certo esisterà sempre qualcuno che ne scaricherà una versione pirata, se e quando la faranno uscire, ma quelle persone sono una percentuale talmente tanto bassa da non costituire neanche statistica. Diablo III i fan lo vogliono! E possibilmente il mega pack inscatolato con qualche gadget da collezione. E' semplicemente un gioco troppo atteso, parliamo di ben 12 anni.
E per parlare della componente multiplayer direi che è vero che si ha la possibilità di rigiocarlo per i prossimi anni a venire, trovo solo stupido negare al compratore la possibilità di giocarlo senza stare sempre attaccato a ciucciar banda.
E qui spenderei anche due paroline sulla piattaforma Battle.net, perchè tentare di collegarsi a dei server per circa tre ore non è un tempo di attesa accettabile.
Se c'è stata una mole tale di richieste da mandare in tilt i sistemi è evidente che c'è qualche cosa che non va. La loro non era una beta pubblica, ma uno stress test.
Con questo si indica una simulazione del panorama reale al lancio del gioco.
Se non proprio a piena potenza, comunque dovrebbero aver messo in campo una capacità di elaborazione dati che rientra in delle loro stime. A quanto pare si sbagliavano.
Detto questo resta pur vero che non ho sofferto lag o interruzioni durante la partita, devi solo metterti a fare una luuunga fila come alla posta (di sicuro hanno fatto passi da gigante rispetto a Diablo II dove bastava un non nulla e perdevi la connessione e con essa gli oggetti che ti stavi scambiando, ma era anche il tempo dei 56k).
Per concludere. Ne è valsa la pena? Totalmente.
Lo comprerò? Ovviamente.
Tenterò di nuovo di giocarci prima che venga domani sera? Certamente, ho già messo gli occhi sul Witch Doctor (lo sciamano) e sul Monaco!

diablo 3 king leoric

Ah giusto un altro particolare. Ho trovato il tutto un po' troppo facile. Spero davvero aumentino la difficoltà o introducano i vari livelli.


Il 15 maggio sta arrivando...


EDIT: dopo lunga e travagliata valutazione, ho deciso di bocciare sonoramente questo gioco.
Perchè? Perchè ho provato il multiplayer ed è a dir poco osceno. 
E sarebbe per questo che devo starmene sempre connesso?
(no non c'entra nulla tutta la storia delle aste di vendita... no no...)
Ah inoltre ieri ho rigiocato con il monaco la beta ed ho sofferto di lag e rallentamenti a non finire.
Se non per colpa di battle.net forse a causa dei rallentamenti di rete dati dalle ore di punta. Quello che sò è che in questa maniera non si può proprio giocare.
La mia sola speranza è che ci sia modo di creare un server virtuale da cui far partire il gioco, e che possa gestirlo. Allora comprerò di corsa la mia bella copia piena zeppa di gadget che tanto mi piacciono.
Ma, almeno per il momento, non ho proprio voglia di regalargli i miei soldi per avere un prodotto così scadente.
Mamma Blizzard, addio!
:'(

lunedì 5 marzo 2012

ECONOMIA 2.0? BOH, IO GIOCO!

Oggi due argomenti correlati: il crowd funding e QUESTO!



In realtà parlerò del crowd funding molto rapidamente perchè, sebbene sia molto interessante, non ne sono un esperto.
Citando da wikipedia:
...è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing, processo di sviluppo collettivo di un prodotto. Il crowdfunding si può riferire a processi di qualsiasi genere, dall'aiuto in occasione di tragedie umanitarie, al sostegno all'arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all'imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica.
In pratica è un modo partecipativo per raccogliere fondi.
Giusto per fare un esempio anche parte della campagna di Obama è stata finanziata in questa maniera.
Uno dei più famosi siti di crowd funding è proprio Kickstarter e vi si può trovare veramente di tutto.
Qui si effettuano delle "donazioni" riducendo al minimo il rischio d'impresa delle parti ottenendo una controparte prestabilita.
Ed ecco che entriamo nel vivo della questione. Ho trovato su kickstarter il progetto che vi posto qui sotto.


Ovvero la Double Fine Production, nella persona di Tim Schafer, sta realizzando un nuovo videogioco punta e clicca.
Per chi non sa che altro ha fatto Tim Schafer un paio di immagini:
  
  
Se ancora non sapete di cosa parlo SHAME ON YOU!!!

Per tutti gli altri potete dare in "pegno" dai 15 $, aggiudicandovi il titolo quando sarà pronto, fino ai 10.000 $, che vabbè vi assicura cose improbabili tipo un pranzo con gli autori ed un tour per la Double Fine e mirabili altre cose.
Personalmente sono andato per i 30 $ che mi assicurano oltre al gioco anche il documentario sulla realizzazione in HD e le colonne sonore del gioco e del documentario.
Un consiglio? Sbrigatevi a pagare il vostro pegno.
Le possibilità di contribuire, ed accaparrarvi la vostra copia, scadono tra 8 giorni.

Nel profondo dei Caraibi, l'isola di Mêlée...

mercoledì 1 febbraio 2012

Fatevi un piacere



Ogni volta che nevica trovo gente che "perché doveva andare a lavorare" (per quei 50 euro lordi) si è ritrovata bloccata in mezzo alla strada con la macchina buttata da un lato impossibilitata comunque ad andare sul posto di lavoro e con un rodimento che la metà bastava. Per non parlare di quelli che fanno anche un incidente. Oltre al danno la beffa!
Per guadagnare quei pochi soldini dovrai mettercene su molti altri per riparare la macchina. Il tutto farcito comunque da file interminabili in mezzo al traffico, ricordo che a dicembre ho impiegato più di 3 ore per fare circa 15 km.
E allora io mi domando: ma non stavi meglio a casa?



Così se non sei uno pratico, a meno che non puoi proprio fare a meno di uscire, fatti un favore: dormi un po' di più in questi giorni; riposati, te lo meriti. Goditi la casa, i figli, il partner. Fate un bel pupazzo di neve tutti insieme, sorseggiando una calda bevanda magari.
E per un paio di giorni non ci pensare.



lunedì 19 dicembre 2011

Si suda!

Sono passati due mesi dal mio ultimo post, e me ne dispiaccio, ma sono stato costretto a fermarmi per via di tutta una serie di problemi che non sto qui a dire.
Inoltre ho ricevuto molti commenti, consigli e critiche e per questo vi voglio ringraziare tutti. GRAZIE!
Così ho preso in considerazione tutti i suddetti suggerimenti e mi sono reso conto che come comunicatore faccio davvero pena. 
Allora ho rallentato per poter rendere ciò che c'è nella mia testa il più chiaro possibile, che è come tentare di ottenere questo:
che poi altro non è se non del buon vin brulè
da questo
un comunissimo, almeno per i romani de Roma, sanpietrino
E ci sto ancora lavorando su, così a lungo proprio perchè "come comunicatore faccio davvero pena."
Però non ho smesso un attimo di lavorarci e quanto prima vi darò ulteriori notizie.

Fatto questo fondamentale preambolo passiamo al titolo di questo post.
Poco fa, circa le 23.30, mi sono affacciato dalla mia finestra e, maraviglia delle maraviglie...

qui ho tentato vigliaccamente di fotografare la neve senza uscire di casa
UIIIIII
It's Snow!


...ma aspetta... io domani mattina devo uscire presto...


...un altro timido tentativo da poco fuori l'uscio
che fare?
Mi sono detto: vabè, che vuoi che sia per la mia macchina 4x4 con controllo-antislittamento-elettronico-delle-gomme-che-è-meglio-lei?
Però meglio portarla su strada, la macchina, per non rischiare molto...
...
Ora... non voglio dire che alla Fiat dicano buggie... però... se lo chiami antislittamento... io mi aspetto... come dire... ... ...che non slitti? (per dire)
Diciamo che non è esattamente così via.


Dopo numerosi tentativi e mezza frizione sparsa qua e là, mi sono trovato di nuovo al punto di partenza, ma stavolta BLOCCATO!!! (come cambiano i punti vista ;) )


Ho fatto un primo tentativo con la pala, ma troppo rumore e fatica mi hanno fatto desistere quasi subito.
Allora ho dato fondo a tutte le scorte di sale di casa, quasi tre chili buttati letteralmente 'ntera!


E finalmente, dopo altri tre tentativi e gran sprezzo della vita, sono riuscito a portarla su strada, la macchina.


Dice: 
e che c'entra col titolo?
Dico: 
c'entra perchè ho letteralmente sudato come un manovale molto affaticato per eseguire questa semplicissima operazione, durata circa un'ora.


alla fine ho preso il coraggio a due mani e sono uscito solo per voi
...ma senza prendere il cappotto che dopo il mazzo che mi son fatto voglio tornare dentro.
...non è molto natalizia questa?
Però... che bella la neve! 

p.s. anche se spero smetta che non idea di come fare a scendere altrimenti!

martedì 18 ottobre 2011

Un attimo di attenzione...

...vorrei rubare un minuto per fare un annuncio.
Ho preso una decisione molto importante.
Ho deciso che è giunto il momento per me di crescere e di assumermi le mie responsabilità.
Ho iniziato, un paio di anni fa, un percorso di crescita che mi ha portato a comprendere come nulla cambi se non siamo noi a farlo per primi.
Così ho iniziato a cambiare, a guardarmi dentro e a cercare di capire cosa volevo, i miei sogni e le mie paure.
Ed ho compreso che ciò che voglio, per essere felice, è un Mondo nuovo, migliore, dove ci si aiuta gli uni gli altri. E per farlo ho anche buttato giù le linee guida, nonché individuato un modo per raggiungere tutto questo.
Ciò di cui abbiamo bisogno è una rivoluzione culturale, delle menti.
Ma per raggiungere l'obiettivo si deve innanzi tutto liberare le persone dal fardello dell'incertezza, della fame e della povertà materiale che in tempi di crisi più che mai incombe su ognuno.
Così, dopo lungo peregrinare, ho trovato una strada che potrà portarci ovunque desideriamo.
E' un percorso che non posso attuare tutto insieme e da solo.
Per farlo ho bisogno di voi, e senza non avrebbe nemmeno senso.
Uniti, insieme, possiamo crearci un domani libero dalle frustrazioni che oggi viviamo e conosciamo.
La corruzione, l'avidità e mille altri problemi saranno solo lo spettro di un passato lontano e sbiadito.
Per farlo, dicevo, ho tracciato le prime mete da raggiungere,
Ho bisogno di due cose: i mezzi e le persone.
Dobbiamo dare in primis un aiuto di tipo economico alle famiglie, ai giovani, ai cassaintegrati, ai disoccupati, ai pensionati, a tutti quelli che stanno soffrendo a causa della crisi... a tutti insomma.
Senza dimenticare comitati, associazioni, comunità e quant'altro.
E poi dobbiamo aiutare il sottoscritto a portare avanti questo progetto. :)
Abbiamo quindi bisogno di una solida base su cui costruire questa comunità.
Per far questo ho individuato nel network marketing il primo e più importante passo da fare, perché ci da la possibilità di aiutarci in maniera semplice, senza offendere le tasche di nessuno.
Non vi chiedo denaro, ma solo di cambiare alcune vostre abitudini di spesa.
Così facendo contribuirete alla costruzione di un mondo più pulito e più giusto, e lo farete aiutando voi stessi.
Ok probabilmente sono stato confusionario e vago, ma l'argomento è piuttosto lungo, e poi io non sono un magnifico scrittore.
Però vi assicuro che è valido. Intendo fare una serie di nuovi post per meglio spiegare tutti gli aspetti di questa iniziativa (e probabilmente avrò bisogno di un qualcosa di dedicato).
Ma per il momento quel che c'è da sapere è tutto questo:
se siamo stanchi del mondo in cui viviamo, solo uniti potremo dare vita ad una nuova realtà.

giovedì 8 settembre 2011

Diamo a Cesare quel che è di Cesare...

Voglio fare semplicemente un po' di pubblicità ad un uomo che dire geniale è davvero poco.
Un artista di quelli vecchio stampo, che ci credono.
Signore e signori The Sonic Manipulator!




Mi ci sono imbattuto casualmente mentre girovagavo per Londra...
e hanno dovuto portarmi via con la forza.
Lo trovo semplicemente troppo bello.
QUI il suo sito.
E se vien voglia di comprare la sua musica, non esitate. :D


Un piccolo assaggino:




E QUI altri file da scaricare giusto per farsi un'idea.
(certo con lui ad eseguirli dal vivo è tutt'altra cosa, ma a me piacciono molto comunque)


Mi raccomando... andate a cercarlo su YouTube.